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Canone Doppio

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CANONE DOPPIO

di Francesco Piazza

a cura di Francesco Piazza e Alexandros Maganiotis

Coordinamento Vasillis Karampatsas

Dal 20 maggio al 25 giugno 2021, Atene

Dal 18 settembre al 18 ottobre 2021, Palermo

The Project Gallery – Atene

Il “Doppio canone per quartetto d’archi” e una composizione di Igor’ Fedorovič Stravinskij scritta nel 1959 in memoria del pittore Raoul Dufy.

Il Doppio canone e una composizione brevissima che consta di sole 20 battute e dura poco più di un minuto.

Stravinskij sceglie una serie dodecafonica dal carattere simmetrico che da origine a canoni iniziando con due violini che ripetono due volte la serie di dodici suoni. Il secondo canone e eseguito dalla viola e dal violoncello che si aggiungono ai violini creando una trama contrappuntistica complessa.

IL PROGETTO

Possiamo davvero affermare che nella nostra esistenza tutto sia pre-ordinato o il libero arbitrio può sconvolgere piani esistenziali progettati per noi da enti insondabili?

La struttura narrativa di questo progetto vuole indagare il tema dell’altro da noi come possibile prodotto delle nostre scelte e della loro combinazione. I 12 temi, come i dodici suoni del sistema dodecafonico scelto da Stravinsky, contengono ed esplicitano il concetto di doppio e rappresentano un’incursione su alcuni aspetti della natura umana che inducono a interpretazioni e scelte differenti diventando possibili anelli di una catena di eventi che si susseguono nel corso della nostra esistenza e che influenzano e cambiano quella degli altri. Un rapporto tra elementi apparentemente dissonanti che insieme danno vita ad una narrazione complessa frutto di un determinismo che caratterizza la vita di ognuno.

Queste 12 suggestioni traggono ispirazione dalla letteratura, dalla filosofia dalla musica e da racconti mitologici, passando per la psicanalisi e la cronaca; temi da cui ognuno di noi può trarre ispirazione e ritrovare riferimenti prossimi alla società contemporanea, al proprio vissuto e ad esperienze pregresse rivelando possibilità espressive molteplici.

1 Il Sesso: la coppia, il gioco, l’ambiguità, lo scambio ma anche, ad esempio, il concetto di pregiudizio e stereotipi come quello che valuta il sesso come una ‘necessita’ maschile, e non femminile. Un cliché che ne implica tantissimi altri. Alcuni persino pericolosi e tutti decisamente lontani dal concetto di parità di genere.

2 Il Labirinto: il labirinto contiene la dimensione simbolica del doppio attraverso il bivio: chi lo percorre ad un certo punto deve fermarsi, osservare e fare una scelta fra due possibilità spesso opposte, come senso e direzione, sia spaziale che psicologica. La scelta, quale essa sia, comporterà necessariamente un confronto diretto con l’imprevisto e lo sconosciuto modificando inevitabilmente il prosieguo della propria esistenza.

3 La Guerra: due fazioni, il doppio fronte. Ma anche il rapporto duale tra chi e in guerra e chi aspetta a casa. Una doppia visione della guerra, tra chi la fa e chi vi assiste impotente.

4 Lo Specchio: gia Socrate e Seneca raccomandavano lo specchio come strumento per conoscere se stessi. Lo speculum, ossia lo specchio, era concepito come un oggetto dotato di poteri magici: si pensava che fosse in grado di catturare la figura di chi si specchiava e distrarla dal corpo fisico. Nello specchio l’immagine appare meravigliosamente perfetta, sia per somiglianza, sia per mobilita’, sia per fedele obbedienza a ogni nostro gesto; ma e’ anche un’immagine capovolta, al negativo.

5 La Maschera: la disgregazione dell’io. La negazione del presente in un dualismo esistenziale. Uno squarcio nell’essenza di un individuo, costretto cosi a far coesistere dentro di se, due identità differenti e spesso anche opposte.

6 I Gemelli: i gemelli sono una figura archetipica presenti già nei racconti mitologici; infatti anche molti Dei sono gemelli. Nei gemelli comunque non si puo stabilire chi sia il clone di chi, chi la replica dell’altro, entrambi identici e nel contempo differenti. I gemelli, uguali ma diversi, sembrano l’incarnazione del concetto di “perturbante” espresso da Freud nel saggio Das Unheimliche (Freud 1984) – riassumibile nell’ “ignoto che pur ci e familiare” e che si presenta nelle pieghe del quotidiano.

7 I Sosia: Sosia, nome del servo di Anfitrione nella commedia Amphitruo di Plauto (e quindi dell’Amphitryon di Moliere); di lui Mercurio prende l’aspetto, generando equivoci e scene comiche. Esiste una leggenda abbastanza diffusa in Oriente secondo cui esistono persone identiche nel mondo capaci di comunicare tra loro attraverso scambi di ricordi, flashback, sogni. Nessuno di loro lo sa e nessuno se ne potrebbe mai rendere conto, ma ci sono attimi, istanti in cui ogni persona entra in contatto con un suo sosia e per brevi momenti vive parte della sua vita. La stessa leggenda narra inoltre che quando uno dei nostri sosia sta male o e triste e sofferente tutti gli altri avvertono nello stesso momento una sensazione di vuoto e tristezza non riuscendo poi a spiegarsi il motivo ditale malessere.

8 L’Eden: complesso e determinante e il simbolismo dei due alberi dell’Eden: l’albero della vita e l’albero della conoscenza del bene e del male che sara al centro della vicenda legata alla “caduta” della coppia primordiale. Questi due alberi sembrano in qualche modo connessi. l’Albero della Vita e che può dare l’immortalità e l’albero della Conoscenza del Bene e del Male che conduce alla morte, eppure ambedue sembrano porsi al centro del Giardino. Essi simboleggiano la “scelta” fra l’Unita’ e la Dualità: fra la perfetta comunione con Dio e la dualità, ovvero la “separazione” dall’Uno e l’identificazione dell’essere con il divenire e con l’illusione della molteplicità.

9 Il Sogno: Può accadere di vedere se stessi in sogno; vedersi da un punto di vista esterno, dall’alto mentre si dorme o ad un certo punto del sogno incontrare un altro se stesso, un doppio uguale e identico a noi. In ogni caso un sogno in cui si ha la possibilità di osservare se stessi riguarda il rapporto con il proprio Io, la propria identità e coscienza.

10 L’Ombra: Secondo Jung l’Ombra e vicina all’uomo e ne cela l’inaccettabile; l’Ombra, la figura proiettata sulla parete, che insegue l’individuo anche quando si allontana, e uguale nella forma ma opposta nei movimenti e direzione. L’Ombra e qualcosa che esiste solo in presenza della luce, poiché un corpo immerso nel buio non ha parti oscure, non ha Ombra. Luce e Ombra sono quindi considerati come metafore del Bene e del Male, Positivo e Negativo. Il riconoscimento dell’Ombra, quindi affrontare il proprio negativo, accettare che il Male può essere presente anche dentro di noi, non proiettarlo solo all’esterno, su altre persone, ma accettare la propria intima natura duale, sembra essere la meta desiderata, il risultato di ogni efficace processo di individuazione.

11 L’Eco. In fisica e acustica l’eco e un fenomeno prodotto dalla riflessione di onde sonore contro un ostacolo che vengono a loro volta nuovamente percepite da chi le emette piu o meno immutate e con un certo ritardo rispetto al suono diretto. Come nel mito di Eco e Narciso, il quale morì cadendo in uno stagno innamorato del proprio aspetto riflesso sull’acqua o nella versione di Ovidio, si suicidò con la stessa spada che poco prima aveva dato ad uno dei suoi innamorati perché ponesse fine alle sue sofferenze, l’Eco e l’equivalente sul piano sonoro del riflesso visivo e vive l’assoluta alterità. Esso esiste solo in funzione di ciò che prova per l’altro, e quando non viene corrisposta, la sua vita perde ogni significato, senso o scopo, non le rimane altro che lasciarsi morire. Il non riconoscimento di una propria identità, di esistere cioè a prescindere dall’altro, manca del tutto; Esiste solo perché esiste l’altro da se’.

12 Il Viaggio. Il viaggio e un fenomeno psicologico che nelle sue fasi (partenza, percorso e arrivo) rende l’idea della ciclicità della vita e del suo dinamismo. La partenza, nel suo doppio significato di iniziare e, all’opposto, di finire e, in assoluto, di morire, e una sintesi simbolica di un’esperienza universale in cui nascita e morte rappresentano momenti essenziali del far parte per se stesso nel processo di individuazione. Viaggiare e fuggire il proprio demone familiare, distanziare la propria ombra, seminare il proprio doppio.

STRUTTURA DEL PROGETTO. SPECIFICHE E OBIETTIVI

Sono state formate 12 coppie tra i 24 artisti invitati (un uomo e una donna di nazionalità differente) scelti secondo affinità artistiche, tematiche trattate, tecniche esecutive. Le 24 opere realizzate comporranno una serie di 12 dittici in cui ogni artista sarà il contrappunto dell’altro, senza gerarchie o pesi differenti. Come nella composizione di Stravinsky, ad una partitura se ne accosterà un’altra parallela; un doppio canone in cui il tema sulla natura molteplice dell’esistenza umana, sarà affrontato da due punti di vista differenti ma omologhi e complementari. Per questo motivo agli artisti verrà comunicato esclusivamente il tema loro assegnato e non conosceranno il nome dell’altro componente la coppia per far si che nella realizzazione dell’opera non vi sia alcuna interazione e, una volta composto, all’interno del dittico sia evidente l’autonomia compositiva e concettuale di ciascun autore.

Le coppie (uomo-donna) saranno formate da un artista italiano e uno greco, ciò anche per avviare un ragionamento su diversità e affinità nella pittura contemporanea dei due paesi e per strutturare una collaborazione finalizzata alla realizzazione di progetti che vedano protagonisti l’Italia e la Grecia.

1LA DODECAFONIA (o sistema dodecafonico). Sistema di composizione musicale in cui i rapporti che si determinano fra i suoni sono assolutamente indipendenti dalle relazioni con un suono fondamentale, ma dipendono soltanto dalle reciproche relazioni dell’uno con l’altro dei dodici suoni componenti la scala cromatica temperata.

Gli artisti invitati:

Italia:

Gianluca Capozzi, Samantha Torrisi, Patrizia Novello, Arianna Matta, Pierluca Cetera, Vania Elettra Tam, Demetrio Di Grado, Vittorio Iavazzo, Valentina Biasetti, Massimiliano Usai, Alice Faloretti, Giuseppe Ciraci.

Grecia: Eleana Kyrkili, Alexandros Maganiotis, Nikos Varitimiadis, Michalis Karaiskos, Irini Tataki, Avlamis Gerasimos, Voula Ferentinou, Anna Haraktikou, Konstaninos Patsios, Eleni Gkinosati, Dyonisios Papas, Ismini Bonatsou

 

 

 

 

———- versione in inglese ———

Canone Doppio (Double Canon) at The Project Gallery

«The Project Gallery» and the Hellenic Community of Sicily “Trinacria” presents the group exhibition entitled: “Canone Doppio” curated by Francesco Piazza, with the kind support of the Italian Cultural Institute of Athens, Tempo Forte and under the auspices of the Municipality of Athens.

As the curator of the exhibition notes: Double Canonfor String Quartet is a composition by Igor Fedorovič Stravinsky written in 1959, in memory of the painter Raoul Dufy. In this short composition, of only 20 bars, that lasts just over a minute, Stravinsky chooses a series of twelve notes with a symmetrical character that give rise to canons played with two violins that repeat the series of twelve sounds twice. The second canon is performed by a viola and a cello that are added to the violins, creating a complex contrapuntal plot.

The narrative structure of “Canone Doppio” investigates the theme of the other, as a possible product of one’s own choices and their combination through 12 topics, such as the twelve sounds of Stravinsky’s dodecaphonic system, which express a foray into various aspects of human nature, and which lead to different interpretations and representations.

The 12 subjects draw inspiration from literature to philosophy, from music to mythology, from psychoanalysis to chronicle, assigned to twelve couples of artists. They compose in “Double Canon” a series of 12 diptychs in which each artist is the counterpoint of the other and each musical score is addressed from two different and complementary points of view.

The artists draw inspiration from the following topics referred to Sex, Labyrinth, War, Mirror, Mask, Twins, Doppelganger (Alter Ego), Eden, Dream, Shadow, Echo, Journey.

Exhibition opening: Thursday 20th of May 2021, 16:00 – 21:00

Exhibition duration: 20 – 5 – 2021 to 18 – 6 – 2021

Hours: Tuesday – Saturday: 12:00 – 20:00 (Closed on Sunday & Monday)

Participating Artists:

Evita Andújar, Avlamis Gerasimos, Valentina Biasetti, Ismini Bonatsou, Gianluca Capozzi, Pierluca Cetera, Giuseppe Ciracì, Demetrio Di Grado, Alice Faloretti, Voula Ferentinou, Eleni Ginosati, Vittorio Iavazzo, Michalis Karaiskos, Helen Kyrkilis, Evdokia Kyrkou, Alexandros Maganiotis, Patrizia Novello, Dionisios Pappas, Konstantinos Patsios, Vania Elettra Tam, Irini Tataki, Samantha Torrisi, Nikos Varytimiadis, Massimiliano Usai.

Exhibition – catalogue coordination: Vassilis Karampatsas

All necessary health measures apply due to COVID-19.

Use of face masks inside the gallery is mandatory.

The health measures apply to all floors of the building as well as to the all-day-bar Couleur Locale (where one can sit and enjoy the Acropolis view before and after the exhibition!)

Info: The Project Gallery, Normanou 3 (in the passage), 1st floor, Monastiraki

www.theprojectgallery.gr

  • Organizzato da: Hellenic Community of Sicily "Trinacria"
  • In collaborazione con: Istituto Italiano di Cultura, Ambasciata d'Italia in Grecia