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Log in Italy – Moda

Krizia

Il documentario diretto da Gianfranco Giagni ci racconta la vita di Maria Mandelli, che tutti conoscono come Krizia, il nome con cui aveva chiamato la sua casa di moda; il nome deriva dall’ultimo dialogo incompiuto di Platone, che parlava di vanità femminile. Krizia si fece conoscere nel 1964, quando si presentò per la prima volta con i suoi modelli a una manifestazione pubblica, a Palazzo Pitti (Firenze): la sua collezione ebbe un successo così grande che ricevette il premio Critica della moda.
Krizia fu uno dei primi brand a spostare la presentazione delle proprie collezioni da Firenze a Milano e a contribuire – nella seconda metà degli anni Sessanta – a rendere Milano capitale della moda. A Krizia si deve anche la nascita del prêt-à-porter italiano; mentre in precedenza si facevano soprattutto vestiti per l’alta moda, molto eleganti e molto elaborati, Mariuccia Mandelli preferiva fare capi dai tagli semplici e molto portabili, che proprio per questo furono subito apprezzati. Una delle cose per cui viene sempre ricordata è l’introduzione nella moda di pantaloncini molto corti, detti anche ”hot pants”.

Raccontare la vita di Krizia sul palco di un teatro, senza alcuna conoscenza del testo da interpretare, è la sfida che deve affrontare Carolina Crescentini nell’ultimo docu-film del ciclo. L’attrice sale sul palcoscenico del tutto ignara di quello che le sta per accadere, ad accoglierla solo il pubblico e un grande schermo: è questo a darle le indicazioni da seguire passo passo, come una regia invisibile che la guida alla scoperta del personaggio da raccontare.

Soggetto e sceneggiatura: Gianfranco Giagni, Davide Minnella, Gloria Giorgianni

Regia: Gianfranco Giagni

Musiche originali: Ratchev&Carratello

Disegni: Manuelle Mureddu

Grafiche e animazioni: Inlusion

online dal 27.01 al 23.03

 

 

LA MODA PROIBITA

Il primo documentario italiano sull’alta moda italiana racconta la storia di Roberto Capucci, “lo scultore della seta”, che debutta a 18 anni a Firenze nel 1951 grazie al marchese Giovanni Battista Giorgini. Il ragazzo per bene della borghesia romana divenne il sarto più eccentrico dell’aristocrazia romana e della “Hollywood sul Tevere”, ma pure di Rita Levi Montalcini, che nel 1986 ritirò il Nobel indossando un suo vestito di gala con la coda. Negli anni Ottanta Capucci, dopo decine di collezioni di successo internazionale, smette di sfilare ed esce dal sistema commerciale della moda per esporre le sue creazioni solo nei musei di tutto il mondo, con la protezione del Ministero dei beni culturali.

Il film presenta le riprese inedite della mostra del 1996 al Teatro Farnese di Parma e l’animazione dei personaggi immaginari di Capucci, esposti nel 2018 agli Uffizi di Firenze. Capucci racconta l’incontro felice con la Mangano e Pasolini e quello fallito con la Magnani, e spiega il suo rifiuto del prêt-à-porter e della lotta commerciale, davanti agli studenti che lo interrogano sul futuro dell’Alta Moda.

 Produzione: Plays, Jean Vigo Italia, 2018 – 75’

Regia: Ottavio Rosati

Cast: Roberto Capucci, Enrico Minio, Ottavio Rosati, Adriana Mulassano, Sidival Fila, Pierluigi Luisi, Fabrizio Del Noce, Raina Kabaivanska, Alessandro Tonassi, Luca Bonanni, Gina Cimmino, Nick Rizzini

Musiche: Pasquale Laino

Lingua: originale con sottotitoli in greco
online dal 12.03 al 08.04

 

  • Organizzato da: Istituto Italiano di Cultura, Ambasciata d'Italia in Grecia
  • In collaborazione con: AIAL Leros