Mostra
in occasione dei 700 anni dalla morte di Dante
Dante Ipermoderno
Dante illustrato nel mondo 1983-2021
9-30 giugno, Ιstituto Italiano di Cultura di Atene
Per celebrare i settecento anni dalla morte del più importante poeta della letteratura italiana, Dante Alighieri (1265-1321), l’Ιstituto Italiano di Cultura di Atene, organizza una manifestazione particolare in onore della cultura italiana e più in generale europea.La mostra «Dante Ipermoderno – Dante illustrato nel mondo 1983-2021» avrà luogo presso l’Ιstituto Italiano di Cultura di Atene (Patision 47) dal 9 al 30 giugno 2021 con ingresso libero per il pubblico. Si tratta di una grande mostra itinerante – prima che ad Atene è stata presentata a Belgrado, e in seguito Dante illustrato visiterà Praga, Mosca e Londra per concludersi a Madrid – in occasione di questo anniversario così importante per gli italiani.
Alla mostra partecipano cinque artisti visuali di fama internazionale: Paolo Barbieri, Μonika Beisner, Domenico Paladino, Τom Phillips ed Εmiliano Ponzi, che hanno dato forma e colore alle immagini straordinarie descritte dal poeta nella sua opera monumentale, la Divina Commedia. Gli artisti hanno ridato vita all’Inferno, al Purgatorio e al Paradiso danteschi rivelando che il segno lasciato da Dante nella cultura europea resta tuttora indelebile, una perenne fonte di ispirazione per gli artisti contemporanei.
Curatore della mostra è Giorgio Bacci, professore associato di Storia dell'arte contemporanea presso l’Università degli Studi di Firenze. Nel suo prologo al catalogo della mostra, l’Ambasciatore d’Italia in Grecia Patrizia Falcinelli ricorda: «Quest’anno si compiono sette secoli dalla morte di Dante Alighieri e celebriamo la figura emblematica e l’eredità straordinaria del Sommo Poeta italiano, che con la sua Divina Commedia è riuscito a plasmare e ad alimentare come pochi altri le basi e lo sviluppo della civiltà occidentale. L’influenza di Dante continua a essere attuale, oltre i limiti del tempo. Superando i confini geografici e le forme di pensiero, Dante è giunto fino ai nostri giorni da protagonista, continuando a generare riflessioni, a guidare il percorso creativo degli artisti, a suscitare dibattiti e a stimolare il pensiero critico».
Dante: diacronicamente moderno da sette secoli
Dante (1265-1321), settecento anni dopo la sua morte, continua a essere attuale, un «ipermoderno», in virtù di una parola poetica capace di sondare gli abissi dell’animo umano ma anche di irraggiare il contesto sociale rispecchiandone i conflitti e le dinamiche interne. È considerato il padre della lingua italiana e la sua Commedia, l’opera poetica divenuta celebre quando Boccaccio ebbe a definirla Divina, è considerata uno dei capolavori della letteratura mondiale. Qui il poeta, dotto e filosofo, ponte tra il Medioevo e il Rinascimento, espone sia le convinzioni teologiche del suo tempo riguardanti il Paradiso, il Purgatorio e l’Inferno, sia i costumi in voga allora nell’ambito pubblico e privato: oltre ai peccatori, agli adulteri, agli assassini e ai golosi, anche i funzionari e i politici corrotti vengono puniti per l’eternità… Dante, del resto, fu attivo in politica sin da giovane come sostenitore della fazione dei Guelfi Bianchi di Firenze, in opposizione sia con i Ghibellini sia con il papa Bonifacio VIII, cosa che costò al poeta lunghi anni di esilio – Dante Alighieri esalò l’ultimo respiro non nella sua amata città natale, Firenze, ma a Ravenna, dove trascorse gli ultimi anni della sua vita.
Della sua opera si sono occupati gli spiriti più illuminati dell’umanità, affascinati dalla descrizione della discesa del poeta negli Inferi guidato dal suo maestro, il poeta Virgilio, e da Beatrice, la donna amata e ideale. Beatrice peraltro è un personaggio realmente esistito: Dante la conobbe quando entrambi erano bambini e l’amò per tutto il resto della vita. La ragazza fu infatti il primo, potente amore platonico del Poeta, i due però non s’incontrarono mai finché Beatrice Portinari morì. In seguito, Dante si sposò con Gemma, rampolla di una potente e facoltosa famiglia, dalla quale si ritiene che abbia avuto tre figli. Il Poeta però non parla mai di lei…
In Grecia la personalità più importante che si sia occupata dell’opera di Dante è quella di Nikos Kazantzakis, che tradusse la Commedia ricorrendo a uno stile poetico molto particolare e dedicò il suo lavoro alla memoria di Anghelos Sikelianòs.
Gli artisti della mostra
I cinque artisti che partecipano alla mostra costituiscono il capitolo più recente nella lunga storia dell’illustrazione dell’opera dantesca. Pittori come Gustave Dore, Dali, Guttuso e Rauschenberg si sono confrontati con il fosco universo di Dante offrendo al pubblico capolavori capaci di catturare l’immaginazione. Il testimone passa adesso a questi cinque artisti contemporanei, ognuno dei quali racconta nel modo che gli è più congeniale il poema dantesco nel linguaggio estetico del presente. Dallo stile visuale più fedele alla tradizione di Paladino, Beisner e Phillips, fino alla tecnica digitale di Ponzi e ai fantastici paesaggi aerei di Barbieri, i cinque artisti danno forma a un dialogo esperienziale tra il grande poeta fiorentino e il suo pubblico.
Cominciando dall’unica artista donna del gruppo, diciamo subito che la tedesca Μonika Beisner(79 anni), è l’unica pittrice che abbia illustrato la Divina Commedia per intero. Le sue opere, con tempera a uovo, presentano un’ossessione unica per il dettaglio e si caratterizzano per la potenza e il pathos. Esempi sono il Signore delle tenebre, in fondo all’inferno dantesco, che rinvia direttamente a Saturno che divora i suoi figli di Goya. Beisner ha alle spalle una lunga e brillante carriera di illustratrice nel mondo dei picture books per bambini, tuttavia il suo talento spicca nella relazione con i classici della letteratura mondiale. Alla sfida ambiziosa con la Divina Commedia questa importante e anticonformista illustratrice tedesca ha dedicato ben sette anni di tenace lavoro.
Εmiliano Ponzi è, nonostante la giovane età (43 anni), uno degli illustratori più noti e famosi a livello internazionale – suoi lavori sono stati pubblicati su “New York Times”, “Washington Post”, “Le Monde”, “la Repubblica”, “Der Spiegel” e altri importanti organi di informazione. Ha collaborato con il Moma di New York, e intrattiene forti legami estetici, professionali e culturali con gli Stati Uniti. Il suo lavoro esclusivamente digitale si distingue per la chiarezza delle allusioni – Ponzi dice quello che vuole dire in modo chiaro e sobrio mediante il ricorso a una ruvida stilizzazione cromatica capace di rendere le sue immagini esplosive e di presa immediata.
L’artista britannico Τom Phillips (84 anni) espone nove serigrafie nate da 139 immagini dell’illustrazione dantesca che narrano la storia dell’Aldilà dantesco in modo espressivo e pop. Phillips è un artista versatile che ha sperimentato in molti e diversi ambiti: teatro, cinema, musica. Ha esposto le sue opere nelle più importanti gallerie europee e il suo approccio all’opera dantesca ha superato le convenzioni artistiche: il ricorso a mezzi multimediali in collaborazione con Peter Greenaway consente nuove possibilità interpretative nell’approccio alla Divina Commedia.
Il 73enne artista italiano Domenico (Μimmo) Paladino è un pittore, scultore e ceramista riconosciuto a livello internazionale, che ha creato anche importanti installazioni visuali in teatri e spazi all’aperto. Si è occupato dei classici della letteratura, da Omero a Eschilo fino a Cervantes, James Joyce e Pavese. Paladino si autodefinisce «un pittore prestato alla letteratura». E in effetti la letteratura gli deve molto: l’artista fa assumere ai personaggi di carta forme eteree e allusive – i suoi acquerelli sembrano sospesi in un vuoto senza tempo tale da suscitare nello spettatore un’impressione estetica che risuona come una eco lontana del fatto letterario. Il suo lavoro sulla Divina Commedia si distingue per grazie, eleganza e riflessione filosofica sulle peripezie del Poeta nell’Aldilà.
Ultimo, ma non per importanza, l’italiano Paolo Barbieri (50 anni), è uno dei maggiori illustratori fantasy del mondo. Il suo talento straordinario nella resa dei paesaggi fantastici, grazie a una sensibilità unica per le linee e per i colori che ripropone integralmente il dato onirico del mito, lo ha indotto a firmare film di animazione, numerosissimi albi a fumetti, dischi heavy-metal, e copertina di importanti case editrici come Mondadori. Le copertine create da Barbieri hanno accompagnato romanzi di Umberto Eco, Michael Crichton, Wilbur Smith e James Patterson. Nelle opere che ha esposto, sembra che la matita di Barbieri sia stata benedetta dai più grandi maestri: Caravaggio, Bosch, Botticelli ammiccano dietro le sue splendide, tenebrose immagini.
Interviste con gli artisti
Barbieri:
Beisner:
Phillips:
Ponzi:
ΙΝFO
Durata della mostra: 9-30 giugno 2021
Orario di apertura: lunedì-venerdì 16.00 – 20.30
L’inaugurazione avverrà martedì 8 giugno (ingresso soltanto con invito). Ora di arrivo: 19.30.
Ιstituto Italiano di Cultura di Atene, Patision 47, Αtene.
Τel. 2105242646, 2105242674
Per ulteriori informazioni:
Εvanna Venardou
Τel. 6932906657