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Da Corfù a Venezia – Mostra dell’incisore Nikolaos Ventouras

Giovedì 13 ottobre 2016, ore 19.00
Istituto Italiano di Cultura

Da Corfù a Venezia
Mostra dell’incisore Nikolaos Ventouras

Durata della mostra:
13.10 – 23.11.2106

ORARIO:
dal lunedì al venerdì 11.00 – 17.00
sabato 11.00 – 13.30

INGRESSO LIBERO

Biografia dell’autore
31 Agosto 1899
Nicola Ventouras nasce a Corfù.
1916-17
Studia Chimica presso l’Accademia Industriale e Commerciale privata di Atene senza tuttavia esercitare mai la professione.
1923
L’amore per i viaggi, la fotografia e la bicicletta lo portano ad intraprendere un viaggio da Brindisi a Vienna con un gruppo di ciclisti. Eccellente fotografo, non perde occasione per immortalare il suo viaggio con una Rolleiflex.
1928
Ammira Karkos Zavitsianos per la sua illustrazione del racconto di Konstantinos Theotokis “L’onore e il denaro” del 1914. Alcuni anni dopo, ad inchiostro di china, illustra il testo di K. Theotokis “La vita e la morte di Karavelas” firmandosi con lo pseudonimo di N.G.Vyròs.

1931
Inizia a prendere lezioni di acquerello con Angelo Giallinà.
1932
Si occupa di incisione. Dichiara di essere “autodidatta, tranne che per la xilografia, tecnica che mi è stata insegnata”, mentre gli studi in chimica lo aiutano a sperimentare materiali e tempi di corrosione, consentendogli così di riprodurre accuratamente l’immagine scelta.
Contemporaneamente Giannis Kefallinòs viene nominato responsabile del laboratorio di incisione dell’Accademia di Belle Arti di Atene e parecchi incisori iniziano ad esporre nella capitale greca.
1935-1938
Punto di partenza è la rappresentatività, soprattutto paesaggistica, con due grandi cicli tematici, Corfù e Navi. Le sue composizioni sono dettagliate e studiate con cura. Fedeltà, sensibilità pittorica e un trattamento della luce tipico della pittura impressionista sono alcune della caratteristiche delle opere di questo periodo.
1939
Molto precocemente rispetto alla realtà greca procede alla realizzazione delle prime opere astratte, nello stile di Kandinsky. Le informazioni prettamente narrative si affievoliscono mentre diventano protagonisti i contorni ben definiti, le schematizzazioni, il trattamento dei volumi con l’utilizzo di tonalità dal grigio al nero.
1940 – 1944
Corfù è impietosamente colpita dai bombardamenti durante la II Guerra Mondiale, culminati nel grande bombardamento del 14 settembre 1943, giorno dell’Esaltazione della Santa Croce.
1944 – 1950
Ventouras realizza opere che rivelano l’orrore, la minaccia, la paura e il terrore attraverso l’utilizzo di elementi cubisti e surrealisti.
1946
Il noto incisore Dimitris Galanis afferma, in un appunto autografo, che ha avuto modo di vedere le incisioni di Ventouras e, dato l’interesse che presentano, crede che sarebbe bene che questo giovane si recasse a Parigi per frequentare i suoi corsi presso la Scuola Nazionale Superiore di Belle Arti. Purtroppo il trasferimento di Ventouras nella capitale francese non avvenne mai.
1947
Il 21 Agosto nasce la figlia Fani.
1948-1949
Inizia l’attività espositiva partecipando alla Mostra Panellenica d’Arte. Continuerà a prendervi parte regolarmente fino al 1969. Conosce il poeta Iasonas Depountis al quale sarà legato da profonda amicizia, reciproca stima e ammirazione.

1950-1960
Parte per il Pireo allo scopo di arricchire le sue esperienze. Da quel viaggio in poi il suo rapporto con il mondo delle imbarcazioni si fa più stretto e darà vita a opere che indicano nuovi approcci senza però annullare quanto precedentemente acquisito. Nelle opere di questa fase utilizza il colore, che dispone su superfici apparentemente non correlate alle linee che definiscono il tema. Linee e colori conversano rendendo fluido il confine tra pittura e incisione. Nelle calcografie in bianco e nero di questo periodo si osservano diagonali forti, linee dinamiche, contorni chiusi, una schematizzazione chiara: in sostanza un altro modo di riflettere la vita del porto.

1963-1969
Incide le celebri Costellazioni, opere tessute di movimento e ritmo febbrili, linee con estremità angolari, forte schematizzazione, drammatici contrasti delle superfici colorate, atmosfera suggestiva. Ventouras utilizza i simboli della costellazione come punto di partenza (noto) per parlare dell’ignoto, dell’invisibile, per esprimere la propria necessità introspettiva, di concentrazione sull’essenza della vita, diversa per ognuno.
Anni ‘70
Realizza le Processioni, calcografie di chiaro stampo espressionista, con esplosive combinazioni di colori, visuali inattese, sentimenti e atmosfere di Corfù. Con queste opere Ventouras riproduce l’esperienza collettiva ed esprime pensieri diacronici sul rapporto con il divino, il miracolo, la fede e la speranza.
1 aprile 1990
Muore a Corfù. Ventouras riuscì a entrare in sintonia con i maggiori movimenti artistici del suo tempo e ci ha lasciato opere che dimostrano la sua percezione di unità interiore e di completezza. Le sue opere sono state esposte in mostre personali, collettive e internazionali, in Grecia e all’estero, quali la Biennale di San Paolo (1955,1957), la Biennale di Alessandria (1957), la Biennale di Venezia (1964), ecc. La sua prima mostra personale fu presentata nel 1963 all’Istituto Tecnologico di Atene. Dopo la sua morte le sue opere sono state esposte in numerose mostre collettive e internazionali.

PER INFO
www.ventouras.gr

  • Organizzato da: Istituto Italiano di Cultura di Atene