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Primavera nella Valle dei Templi di Agrigento

Venerdì 14 dicembre 2018, ore 19.00

sede dell’Istituto Italiano di Cultura, Patission 47

Inaugurazione della mostra

Primavera nella Valle dei Templi di Agrigento – Gli acquerelli di Pavlos Habidis

DURATA DELLA MOSTRA: 14 dicembre 2018 – 9 febbraio 2019

ORARIO: LUN – VEN  11.00 – 17.00   SABATO  11.00 – 13.30

Seguirà leggero rinfresco e degustazione di prodotti tradizionali della Valle dei Templi di Agrigento.

INGRESSO LIBERO

In collaborazione con la Regione Sicilia e Il Parco archeologico e paesaggistico della Valle dei Templi di Agrigento nell’ambito del progetto Tempo Forte promossa dall’Ambasciata d’Italia in Grecia.

NOTIZIE RELATIVE

Nell’ambito della mostra Primavera nella Valle dei Templi di Agrigento – Gli acquerelli di Pavlos Habidis
Visita guidata della mostra con Pavlos Habidis
Lunedì 28 gennaio 2019, ore 19.30

 

Pavlos Habidis è un artista greco nato a Salonicco nel 1957. Ha iniziato una nuova vita in Svezia nel 1976, dove ha studiato Storia dell’arte e Filosofia, presso l’Università di Lund. Durante il suo periodo svedese, si è dedicato anche allo studio di moderne tecniche di incisione, ha lavorato come fumettista freelance e ha iniziato a esibire
le sue opere. Habidis ha vissuto a Berlino, Parigi, Tokyo, Ginevra, Bruxelles e Atene. I suoi quadri sono stati esposti in numerose personali, nelle città in cui ha vissuto ma anche a Copenaghen e Bologna, o in mostre collettive, ad Anversa, Stoccolma, Istanbul e Chicago.
Nel 2004 Louis Vuitton ha commissionato ad Habidis “Le Carnet de voyage d’Athènes”, un libro illustrato sulla città moderna contenente 117 acquerelli, che in parte ripercorrono le Olimpiadi di Atene. Oggi Habidis è noto per la serie di portfolio di acquerelli dedicati a città moderne e i loro dintorni, inclusa la sua collezione su Istanbul e Praxos pubblicata da Chirs Boicos Fine Arts.
Nel 2015, l’artista greco si è rimesso in gioco accettando un nuovo progetto, piuttosto diverso dai suoi ammirati acquerelli “urbani”. Il Parco Archeologico della Valle dei Templi di Agrigento gli ha commissionato dei dipinti della Valle dei Templi, il più grande sito archeologico del mondo e patrimonio dell’umanità UNESCO, risalente
al periodo classico dell’antica Magna Grecia.

Il diario contemporaneo di Pavlos Habidis / Agata Polizzi

Abituati a percepire un tempo che cambia continuamente, partecipi di scenari sempre più tecnologici e iperaffollati dove le immagini scorrono superveloci, ci lasciamo sedurre dall’estrema pacatezza narrativa di Pavlos Habidis: piccole scene di rara freschezza, tenui e luminose, pervase da un’atmosfera di stupita meraviglia in cui la “storia dell’architettura” diventa un sottofondo rarefatto, presente di un passato glorioso e mitico.

Habidis, artista greco, partecipe di un paesaggio simile a quello siciliano e così legato ad esso da indubbia fratellanza culturale, coglie quell’essenza che solo occhi puliti ed entusiasti possono ancora vedere, la stessa che, in un lontano Grand Tour, ha alimentato lo spirito ardito di viaggiatori appassionati e irriducibili, pionieri di una globalizzazione che aveva il sapore della scoperta.

Nelle opere di Habidis la Valle dei Templi di Agrigento con la sua Via Sacra, custode di un’intensità che pochi luoghi
al mondo possono ancora testimoniare, è scenario di un racconto nel quale ogni elemento è attenzione per il dettaglio, è miniatura, è trasposizione di sensazioni; grazie al disegno animato dal colore il paesaggio umano e quello geografico si compenetrano in scene sfumate, popolate da alberi, animali, uomini, architetture, un mare e un cielo prepotenti,
una luce intensa, dove a tratti sembra persino di poter cogliere i profumi di una campagna siciliana assolata, in cui tutto è cristallizzato in un tempo senza tempo.

Confrontarsi con lo skyline di un’area archeologica così fortemente nota, è senza dubbio un’impresa non facile per qualunque artista, ma ciò che rende speciale il lavoro di Habidis è proprio la sua semplicità nel saper fissare, in un rapido gesto, la vita che scorre attorno alle antichità, riattualizzandone il valore.

Il parco e la sua storia
Il Parco archeologico e paesaggistico della Valle dei Templi di Agrigento, istituito con una legge regionale nel 2000,custodisce le tracce monumentali di Akragas, una delle colonie greche più importanti del Mediterraneo.
Inserito nel 1997 tra i siti “patrimonio mondiale dell’umanità” dell’UNESCO, nel 2015 ha ricevuto la DEVU, dichiarazione di eccezionale valore universale, concessa a siti che si distinguono non solo per la conservazione del patrimonio ma anche per la qualità dei servizi offerti ai visitatori e per il livello di accessibilità.
Al suo interno conserva un patrimonio monumentale e paesaggistico che attira ogni anno oltre seicentomila visitatori, con un trend in decisa crescita, che ne fa uno dei siti culturali più visitati dell’isola.
Grazie all’autonomia scientifica, organizzativa, amministrativa e finanziaria di cui gode, il Parco ha ampliato negli anni l’offerta culturale, rendendo fruibili nuove aree archeologiche, migliorando e diversificando i percorsi di visita, assicurando l’accessibilità al maggior numero di visitatori possibile.
Costanti sono, inoltre, le attività di educazione al patrimonio e di archeologia pubblica, destinate ai ragazzi
e agli adulti, agli specialisti e ai semplici appassionati, volte a sviluppare una relazione duratura e consapevole tra la comunità e il proprio patrimonio.

  • Organizzato da: Regione Sicilia, Parco archeologico e paesaggistico della Valle dei Templi di Agrigento
  • In collaborazione con: Istituto Italiano di Cultura, Ambasciata d'Italia in Grecia,