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ll movimento della voce in una foresta di immagini invisibili

Chiara Guidi

Socìetas Raffaello Sanzio
IL MOVIMENTO DELLA VOCE IN UNA FORESTA DI IMMAGINI INVISIBILI
Laboratorio di CHIARA GUIDI
mercoledi’ 21/10 &  giovedi’ 22/10/2015
Teatro Porta, Atene
dalle 18.00 alle 22.00
per informazioni ed iscrizioni: info@arch-uoa.com 
martedi’ 20/10/2015, alle ore 18.00
conferenza seguita da dibattito con la partecipazione di Xenia Kalogeropoulou e Thomas Mosxopoulos 

CON IL PATROCINIO DELL’ISTITUTO ITALIANO DI CULTURA

“Da alcuni anni sto mettendo a punto una tecnica che indaga sulla relazione tra il suono della voce e quello delle parole che vengono pronunciate. La mia attenzione va innanzi tutto alla voce in sé, per scoprirla, per farne suonare tutti i timbri e i toni che possiede, prima di entrare nella dimensione della parola e vedere come è fatta e a cosa allude.
Credo che attraverso il potere del suono della voce le parole, in teatro, possano creare uno spazio dove, anche a occhi chiusi, lo spettatore riesca a vedere i colori, le forme, gli oggetti e le figure.
Nel buio dell’ascolto le Parole diventano immagini che il suono della voce mette in movimento e trasforma in atto drammaturgico. Io cerco la musica, e non il significato delle parole, e vorrei che la musica diventasse la matrice della recitazione, perché in essa esiste un cantare sottocutaneo dove l’incanto della voce permette di ritrovare, in ritardo, tutto il significato evocante della parola che si era sospesa.  L’attore è chiamato a fabbricare le parole e a metterle in risonanza con quanto lo circonda, affinché lo stesso spazio circostante possa rispondere alla sua voce, e cantare. La mia ricerca parte da qui: un’idea di voce come materia che posso toccare, per sapere sempre dove la voce si trova mentre cavalca le parole, che diventano una vera e propria partitura.
Il laboratorio è concepito attraverso una tessitura drammaturgica, privilegiando l’azione come luogo dell’esperienza pratica, da cui trarre spunti di riflessione sulla figura dell’attore e sulla necessità, per esso, di porsi in ascolto.
Adotterò quella che ho definito la “Tecnica molecolare della voce” per individuarne le unità più piccole, non già per un compendio dettagliato dei casi, ma per entrare in intimità con essa cominciando dalla sua genesi, dall’aria appena smossa che la prepara prima dell’avvento delle parole. La tecnica molecolare traccia sulle parole una partitura fatta di segni che rimandano a immagini vive che solo l’attore vede e sulle quali le parole si mettono in cammino. Queste immagini invisibili diventano le note di un pentagramma che la voce legge per chi desidera ascoltare.”
Chiara Guidi

Chiara Guidi, fondatrice con Romeo e Claudia Castellucci della Socìetas Raffaello Sanzio, sviluppa una personale ricerca sulla voce come chiave drammaturgica nel dischiudere suono e senso di un testo, ma anche come corpo, azione, disegno, rivolgendo la propria tecnica vocale sia a produzioni per un pubblico adulto, sia elaborando una specifica concezione di teatro legato all’infanzia. La Socìetas in un percorso ormai trentennale ha realizzato spettacoli presentati nei principali festival e teatri internazionali di tutti i continenti, nei quali Chiara Guidi ha esplorato la dimensione sonora della scena, in collaborazione con il compositore americano Scott Gibbons in opere come Il Combattimento, su musiche di Claudio Monteverdi, fino al ciclo della Tragedia Endogonidia (2002-2004) nelle maggiori capitali europee.
La voce è per Chiara Guidi una materia da conoscere e plasmare, ma anche un veicolo che porta la parola a vivere al di là del significato. È la messa in atto di una visione che non si appoggia sul significato, ma sul suono e che in questo levare riporta il teatro alla propria origine. Da qui l’idea di infanzia del teatro e il rivolgersi ai bambini come fonti originarie, costruendo intorno ad essi, senza mediazioni, le condizioni fondamentali per lo sviluppo di un immaginario profondo.
Accanto alle produzioni, Chiara Guidi nel 2009 ha diretto il festival Santarcangelo dei Teatri, e dal 2008 assumendo la musica come paradigma dirige Màntica, un programma di teatro e musica al Teatro Comandini di Cesena. Nel 2011 inaugura Puerilia, festival di puericultura teatrale. Fra le opere recenti lo spettacolo Poco lontano da qui con Ermanna Montanari, e La Bambina dei Fiammiferi per un pubblico di adulti e bambini con il pianista Fabrizio Ottaviucci, con il quale crea nel 2013 il monologo Tifone da Joseph Conrad. Nel 2013 ottiene il Premio al Maestro – Premio Nico Garrone, e il Premio Speciale UBU per i festival Màntica e Puerilia. Nel 2014 produce presso Campbelltown Arts Center, in Australia, lo spettacolo per l’infanzia Jack and the beanstalk, in collaborazione con Adelaide Festival, e debutta in Italia con Macbeth su Macbeth su Macbeth. Uno studio per la mano sinistra in collaborazione con il musicista Giuseppe Ielasi, l’artista visivaFrancesca Grilli e il violoncellista Francesco Guerri. Inoltre, all’interno del Focus Jelinek (Festival itinerante sulla scrittura di Elfriede Jelinek, realizzato in più città dell’Emilia Romagna tra il 2014 e il 15),  ha dato voce al testo Nuvole.Casa in collaborazione con il contrabbassista Daniele Roccato. Dal 2015 al 2018 è nominata Artiste Associée al Théâtre Nouvelle Génération di Lione, Francia.

www.raffaellosanzio.org

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  • Organizzato da: Αrchival Research and Cultural Heritage,Socìetas Raffaello Sanzio
  • In collaborazione con: Istituto Italiano di Cultura di Atene