200 ANNI DALLA RIVOLUZIONE GRECA
Celebriamo il bicentenario della Rivoluzione Greca presentando uno degli aspetti della partecipazione italiana all’evento, quello artistico che esprime il diffuso sentimento di empatia nei confronti degli esaltanti momenti di lotta armata per l’irredentismo in Grecia, che a sua volta si riverberava nei moti rivoluzionari del Risorgimento italiano. Accanto alla partecipazione fisica di numerosi personaggi, la maggior parte dei quali oggi ignorati o dimenticati, si sviluppa alla vigilia della Rivoluzione Greca un movimento artistico filoellenico che si allontana dal Neoclassicismo in declino e che si protrarrà per quasi trent’anni.
Il filellenismo artistico italiano, contrariamente a quello di altri paesi europei, si sviluppa a partire dal 1830 arrivando, negli anni a seguire, a rivestire una posizione predominante sia per estensione cronologica che per produzione. Le ragioni di questo ritardo sono in larga parte di natura politica. La divisione dell’Italia in piccoli stati a regime assoluto e la mancanza di libertà espressiva fanno sì che i primi passi vengano effettuati nella clandestinità o attraverso l’utilizzo di pseudonimi.